Introduzione
L´aspetto folclorico della Santeria è strettamente collegato a quello rituale. Musica e danza hanno un ruolo fondamentale in praticamente tutti i riti della Regla e derivano direttamente dalla tradizione Yoruba africana.
Ciascun Orishas viene simboleggiato secondo una precisa iconografia. La tradizione della danza rituale si è poi trasferita anche al di fuori dei rituali sacri, codificata e in un certo senso istituzionalizzata fino a divenire una espressione artistica folclorica, ma non per questo svuotata del suo significato originario. La musica che accompagna i rituali santeri è quasi esclusivamente composta da basi ritmiche e melodie vocali in cui si alterna una voce dominante, detta “diana” o “gallo”, e un coro. Gli strumenti utilizzati sono tamburi e percussioni chiamati Batà, dotati di valenza sacra e custoditi gelosamente assieme agli altri oggetti sacri nelle case-tempio, gli Ilé Ochà, dei santeros e babalawos. Ad ogni Orisha e ad ogni occasione rituale corrispondono sequenze ritmiche e combinazioni di strumenti specifiche che accompagnano lo svolgimento della cerimonia e svolgono in essa una funzione centrale di richiamo per gli spiriti invocati e di offerta agli Orishas.
Ogni uomo è governato da un Orisha a cui deve rispetto, devozione ed offerte, soprattutto nel giorno della festa di ogni Santo. Durante queste feste ci si scatena in danze e musica, agli Orishas vengono offerte grandi quantità di cibo e bevande.